mercoledì 14 dicembre 2016

MANDAMI TANTA VITA


·      Titolo: Mandami tanta vita
·      Autore: Paolo Di Paolo
·      Editore: Feltrinelli
·      Anno: 2013
·      Pagine: 164
·      Prezzo: 8,00 €

“Mandami tanta vita” è un piccolo romanzo che si legge in due o tre volte ma che racchiude in sé la capacità di trasportarci in un’altra dimensione, in un altro tempo, soprattutto dopo aver letto le note dell’autore alla fine del libro.
Il romanzo parla principalmente di due personaggi: il primo è Moraldo, un giovane studente a Torino che per una serie di eventi conoscerà Carlotta, una ragazza misteriosa e sfuggente per la quale Moraldo arriverà anche a Parigi.
Il secondo, che troveremo proprio nella capitale francese, è Piero, giovane editore da sempre ammirato da Moraldo, che a Parigi cerca un futuro migliore per sua moglie e suo figlio ma una malattia cambierà i suoi progetti.
Moraldo e Piero hanno in comune solo l’età perché sono molto diversi tra loro: Piero è avventuroso, coraggioso, attivo anche politicamente contro il fascismo attraverso il suo giornale; Moraldo invece non sa ancora bene cosa vuole diventare nella vita. Vuole essere come Piero ma è più cauto, più timido.
Piero è in realtà Piero Gobetti e questo romanzo è stato ideato in piena libertà dall’autore che, comunque, come ci spiega nella bellissima postfazione, si è documentato attraverso lettere, giornali, testimonianze. L’autore si è catapultato negli anni in cui si svolgono i fatti che ci narra, si è fatto trasportare completamente, così come succede quando una storia ci interessa davvero. Se c’è, infatti, un evento storico o un personaggio che ci intriga e iniziamo a raccoglierne informazioni, presto potremmo immaginare di essere con lui o con lei, di incontrarlo o incontrarla e di poter conversare con loro, abbandonando per un attimo  la nostra vita e vivendone, per un po’, una di quelle che ci regalano solo i libri.
Paolo Di Paolo scrive che si è ritrovato in un sogno, come il protagonista del film di Woody Allen “Midnight in Paris”. Attraverso cartoline e vecchie riviste si è ritrovato a tu per tu con un personaggio storico che lo ha affascinato e che voleva far rivivere in un suo romanzo già dal 2008. E lo fa talmente bene che riesce a far crescere questa voglia anche in chi lo legge. Mette voglia al lettore o alla lettrice di approfondire alcuni temi, cercare più informazioni, di recarsi al più vicino mercatino dell’antiquariato per tornare all’epoca in cui Di Paolo ci ha fatti entrare. Il romanzo dura troppo poco, come la vita di Gobetti, ma per fortuna per questo ci sono i libri, i documentari, le biblioteche con le quali possiamo provare di nuovo ad entrare nella storia, dimenticando il presente.


Recensione pubblicata sul numero 13 di Luglio 2015 del periodico "Indicatore mirandolese" di Mirandola (MO).

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