mercoledì 28 dicembre 2016

22/11/'63


·      Titolo: 22/11/’63
·      Autore: Stephen King
·      Editore: Sperling & Kupfer
·      Anno: 2011
·      Pagine: 768
·      Prezzo: 14 €

Spesso si associa, erroneamente, il nome di Stephen King esclusivamente a romanzi dell’orrore. In 22/11/’63, invece, non troverete pagliacci assassini, né diaboliche auto o liceali con superpoteri, anche se in realtà un potere il nostro protagonista ce l’ha: quello di viaggiare nel tempo.
Jake Epping, professore del Maine, viene infatti a conoscenza, grazie al suo amico Al, di un passaggio temporale che porta al 9 Settembre 1958, due minuti prima di mezzogiorno. Il portale si trova proprio nella dispensa del locale di Al il quale, purtroppo, si vede costretto a rinunciare a quello che era il suo obiettivo chiedendo a Jake di sostituirlo. Il fine di Al non è altro che rimanere nel passato e impedire uno degli avvenimenti che hanno contribuito a cambiare la storia: la morte del presidente Kennedy, avvenuta nel 1963.
Inizia, quindi, una serie di misteriose avventure per Jake, che entra, sotto falso nome, a far parte di un mondo ormai scomparso, mondo nel quale cercherà di migliorare, dal suo punto di vista, il futuro e la vita di alcune persone evitando episodi drammatici o violenti che hanno segnato le loro vite. Ben presto, però, si accorgerà che il passato non vuole essere cambiato e che tutto quello che cercherà di modificare, o riuscirà a cambiare, avrà enormi effetti collaterali.
Jake rimane in questo mondo. lontano da quello del 2011 da cui parte, e incontrerà persone che lasceranno un segno nella sua vita.
Si troverà davanti a pesanti e incredibili decisioni e a dover imparare a distinguere le persone di cui ci si può fidare e quelle che è meglio non mettersi contro.
Una corsa all’ultimo respiro a fianco di chi sembra avere in mano le sorti del mondo insomma, un bel personaggio che appassiona e al quale ci si affeziona. Quasi ottocento pagine di buona scrittura con la giusta dose di suspense, humor e di quella nostalgia per l’atmosfera degli anni ’60, ancora incoscienti di tutto l’orrore che il mondo ci avrebbe mostrato in questi ultimi decenni.
Assolutamente da leggere per chi voglia provare qualche brivido non smettendo mai, però, di sorridere.


Articolo pubblicato sul numero 22 di novembre 2015 del periodico "Indicatore mirandolese" di Mirandola (MO).

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