sabato 13 settembre 2014

Dire la propria opinione


E’ ormai abitudine per i comici, o gli attori italiani, fare film che parlano dei problemi seri dell’Italia, soprattutto politici, passandoceli per commedie.
Sia chiaro che non sto dicendo che sono contraria a questo metodo, anzi! D’altronde anche Charlie Chaplin aveva dovuto inventarsi un modo per parlare al mondo della pazzia che stava avvelenando l’umanità ai tempi di Hitler, e ci ha regalato un capolavoro: “Il grande dittatore”. Ci ha regalato uno di quei discorsi che dovrebbero far imparare nelle scuole a memoria.
E nel loro piccolo anche i nostri attori e personaggi dello spettacolo si stanno mettendo a nudo e si prendono sempre più spesso un piccolo spazio nelle pellicole per parlare con noi italiani, quasi faccia a faccia, cercando di risvegliarci. Ho appena finito di guardare “Benvenuto presidente!” di  Riccardo Milani, con Claudio Bisio e Kasia Smutniak, in cui un improbabile presidente della Repubblica salva la situazione italiana e “pulisce” il parlamento semplicemente comportandosi correttamente.
Alla fine il discorso indirizzato a noi in questo film è di Bisio che ci ricorda che tutti siamo responsabili di ciò che siamo diventati e che per pretendere un buon futuro e correttezza dobbiamo essere prima di tutto noi buoni cittadini e dare il buon esempio.
Mi è piaciuto molto perché fa davvero capire che non sono le cose più macchinose o lunghe e complicate che funzionano ma quelle chiare, precise, semplici.
Settimane fa avevo visto “Smetto quando voglio” di Sidney Sibilia, di cui avevo già scritto qualche riga: geniale commedia sul lavoro precario.
Quest’estate invece ero rimasta molto colpita da “La mafia uccide solo d’estate” di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, con lui e Cristiana Capotondi. Lei continua a non essere la mia attrice preferita ma devo dire che loro due insieme funzionano bene.
La commedia, se così la vogliamo chiamare, è una piccola perla che Pif ci ha voluto donare. E’ uno spiraglio di luce, una ventata di speranza che ci fa capire, con una sempre perfetta e equilibrata dose di humor e ironia, quanto abbiamo bisogno di conoscere la nostra storia affinché non si commettano più gli errori del passato. Consiglio a tutti di guardare questi tre film, anzi, viste le notizie ai telegiornali di questi giorni, io farei passare in tutte le televisioni anche “Il grande dittatore” di Chaplin.
Se è questo il modo di raggiungere il maggior numero di persone in un modo innocuo e indolore ben venga! Al massimo avrete perso due ore della vostra vita a guardare un film (che non è mai tempo perso a mio parere), ma se avete la fortuna che si accenda qualcosa dentro di voi, vi sentirete in grado di cambiare il mondo.





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