E’
ormai abitudine per i comici, o gli attori italiani, fare film che parlano dei
problemi seri dell’Italia, soprattutto politici, passandoceli per commedie.
Sia
chiaro che non sto dicendo che sono contraria a questo metodo, anzi! D’altronde
anche Charlie Chaplin aveva dovuto inventarsi un modo per parlare al mondo
della pazzia che stava avvelenando l’umanità ai tempi di Hitler, e ci ha
regalato un capolavoro: “Il grande dittatore”. Ci ha regalato uno di quei
discorsi che dovrebbero far imparare nelle scuole a memoria.
E
nel loro piccolo anche i nostri attori e personaggi dello spettacolo si stanno
mettendo a nudo e si prendono sempre più spesso un piccolo spazio nelle pellicole per parlare con noi italiani, quasi faccia a faccia, cercando di risvegliarci. Ho appena finito di guardare “Benvenuto presidente!” di Riccardo Milani, con Claudio Bisio e Kasia
Smutniak, in cui un improbabile presidente della Repubblica salva la situazione
italiana e “pulisce” il parlamento semplicemente comportandosi correttamente.
Alla
fine il discorso indirizzato a noi in questo film è di Bisio che ci ricorda
che tutti siamo responsabili di ciò che siamo diventati e che per
pretendere un buon futuro e correttezza dobbiamo essere prima di tutto noi
buoni cittadini e dare il buon esempio.
Mi è
piaciuto molto perché fa davvero capire che non sono le cose più macchinose o
lunghe e complicate che funzionano ma quelle chiare, precise, semplici.
Settimane
fa avevo visto “Smetto quando voglio” di Sidney Sibilia, di cui avevo già
scritto qualche riga: geniale commedia sul lavoro precario.
Quest’estate
invece ero rimasta molto colpita da “La mafia uccide solo d’estate” di Pierfrancesco
Diliberto, in arte Pif, con lui e Cristiana Capotondi. Lei continua a non
essere la mia attrice preferita ma devo dire che loro due insieme funzionano
bene.
La
commedia, se così la vogliamo chiamare, è una piccola perla che Pif ci ha
voluto donare. E’ uno spiraglio di luce, una ventata di speranza che ci fa
capire, con una sempre perfetta e equilibrata dose di humor e ironia, quanto
abbiamo bisogno di conoscere la nostra storia affinché non si commettano più
gli errori del passato. Consiglio a tutti di guardare questi tre film, anzi,
viste le notizie ai telegiornali di questi giorni, io farei passare in tutte le
televisioni anche “Il grande dittatore” di Chaplin.
Se è
questo il modo di raggiungere il maggior numero di persone in un modo innocuo e
indolore ben venga! Al massimo avrete perso due ore della vostra vita a
guardare un film (che non è mai tempo perso a mio parere), ma se avete la
fortuna che si accenda qualcosa dentro di voi, vi sentirete in grado di
cambiare il mondo.
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