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Titolo: Storia della mia gente
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Autore: Edoardo Nesi
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Editore: Bompiani
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Anno: 2010
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Pagine: 169
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Prezzo: 12,00 €
Volendo
leggere prima o poi tutti i libri vincitori del “Premio Strega” mi sono
imbattuta, fortunatamente, anche in questo libro di Edoardo Nesi: “Storia della
mia gente”. Questo piccolo romanzo è come un estratto di un diario personale,
una riflessione, un’accusa verso quello Stato Italiano che ha lasciato soli i
piccoli commercianti che, come Nesi e la sua famiglia con la loro azienda
tessile, sono stati costretti alla cessione o alla chiusura delle loro
attività.
“Storia
della mia gente” è il racconto di tutti quei piccoli imprenditori che non hanno
avuto alcun beneficio dall’apertura del mercato mondiale degli anni novanta, ma
che hanno iniziato, invece, ad avere problemi sempre più grandi legati alla
concorrenza e ai costi troppo alti rispetto agli altri mercati da cui abbiamo
iniziato ad attingere. Un’apertura di frontiera senza controllo o freno, che ha
piegato l’Italia, o almeno quella parte di produzione che era parte
fondamentale della nostra economia. Non mi addentro in questioni troppo
tecniche, il mio professore di economia delle superiori diceva che avevo sei
perché copiavo ed era vero, ma penso di poter capire anche io che qualche lacuna
c’è stata. Non so se per disinteresse o se per incompetenza, ma senza alcun
dubbio le imprese italiane sono state abbandonate.
Con
la creazione dell’Euro è successa la stessa cosa: la moneta unica era
importante, penso indispensabile, ma necessitava di controlli e vigilanza.
Un
tema molto attuale, quindi, quello che ha fatto vincere Nesi nel 2012 e che
penso possa essere condiviso dalla stragrande maggioranza di chi ha, o aveva,
un’attività. Una lettura corta e veloce
che però ti rimane in testa, ti fa riconoscere che siamo in questo guaio e che
lascia un po’ di amaro in bocca. Edoardo Nesi ha trovato comunque un percorso
alternativo per la sua vita, mi auguro che anche l’economia italiana riesca a
farlo.
Articolo pubblicato sul numero 24 di Dicembre 2014 del periodico "L'Indicatore mirandolese" di Mirandola (MO).
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