lunedì 4 gennaio 2016

IL PONTE DELLE SPIE

Come ogni film che mi è piaciuto davvero tanto, anche questo si merita la sua recensione scritta appena tornata a casa dal cinema. Il nuovo anno non si poteva aprire in modo migliore, cinematograficamente parlando.
Spielberg e Hanks hanno confermato di essere una coppia ("Una una" :-) ) regista/attore ormai praticamente perfetta. Un film ben curato, ben girato, con la giusta dose di umorismo e di azione. Devo ammettere che ho avuto l'impressione che Spielberg, anche stavolta, abbia voluto evidenziare il lato buono ed eroico degli Stati Uniti, ma il patriottismo non è certo un difetto se rimane entro certi limiti e lui non li ha superati, quindi lo perdono. Il regista ci regala, anzi, una storia interessante che muoio dalla voglia di approfondire trattandosi di una storia vera.
L'avvocato Donovan, un sempre unico Tom Hanks, si ritrova a dover rappresentare la presunta spia russa Rudolf Abel. Gli Stati Uniti non perdonano e nessuno perde tempo nel far capire a Donovan che deve stare attento a scegliere bene la parte dalla quale stare.
Lui, però, è un uomo "tutto d'un pezzo" e non si ferma davanti a niente, nemmeno quando gli propongono di effettuare lo scambio del prigioniero russo in cambio di un soldato americano rapito dai tedeschi a Berlino, ancora vittima della violenza causata dal conflitto mondiale. Non solo accetterà di dirigersi in Europa ma si batterà per poter liberare il soldato e un secondo ostaggio americano appena arrestato: lo studente Frederic Pryor.
Fa capire tante cose questa storia. La più importante a cui ho pensato io è che forse sempre più spesso queste "questioni diplomatiche" andrebbero gestite dalla gente comune, ancora abituata a pensare al prossimo come a un essere umano, e non dallo Stato per cui i cittadini, sempre più spesso, sono solo numeri da avere dalla propria parte in caso di elezioni.
Gli uomini, insomma, dovrebbero prendere il sopravvento sui governi.
Forse solo in questo caso si potrà arrivare a un mondo migliore. Di sicuro il mondo del cinema lo è, anche se immaginario, con Tom Hanks che "splende" davvero in questa pellicola e racchiude in sé la forza, la caparbietà, il coraggio e la speranza.
In poche parole, un vero classico eroe americano.




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