Ho divorato questo libro in tre giorni e non in uno soltanto
perché di giorno ero al lavoro e di notte dovevo dormire qualche ora. “Con te
fino alla fine del mondo” racconta una storia dolce in poche parole essenziali:
nessun momento è descritto più a lungo del dovuto, non troviamo alcuna
dilungazione, nessuna frase in più del necessario, perfino la conclusione
sembra quasi “frettolosa”. La storia è quella di Jean-Luc Champollion,
proprietario di una galleria d’arte di Parigi, la cui vita viene movimentata
dall’arrivo inaspettato di una lettera d’amore a lui indirizzata da parte di
una donna misteriosa che si firma “la Principessa”, una donna che sembra
conoscerlo da vicino ma di cui Jean-Luc non conosce l’identità. Comincia così
per lui la ricerca della possibile autrice di quelle parole che non fanno
nascere in lui solo curiosità ma che lo stregano completamente. Il lettore è
invitato a cercare di svelare l’intrigante enigma dubitando insieme al
protagonista di tutte le sue precedenti amanti e delle donne da cui è
circondato, accompagnato da una sottile e sana invidia per questo gioco a cui
Jean-Luc è chiamato a partecipare. Questo libro, inoltre, ci fa assaporare la
romantica atmosfera di Parigi circondandoci della bellezza dell’arte attraverso
le mostre di Jean-Luc. Con lui l’autore ci aiuta a capire che spesso
commettiamo l’errore di non vedere bene lo cose che guardiamo, perché spesso non
abbiamo più tempo per soffermarci sulle cose, o per il caro e vecchio
“corteggiamento”. Non abbiamo più tempo per fare una telefonata così scriviamo
corti messaggi di testo, magari abbreviando qualche parola. Non abbiamo più
tempo di conoscerci poco a poco, se non ci si piace subito significa che quel
“qualcosa” che noi tutti cerchiamo non è scattato. Il protagonista di questa
storia vorrebbe sapere in fretta chi è la famosa donna che gli ha scritto ma
lei lo costringe ad aspettare, fa in modo che lui si apra con lei e che si crei
tra loro un legame speciale. Mi sono ritrovata a leggere le ultime pagine con
il cuore che batteva all’impazzata mentre accompagnavo Jean-Luc
all’appuntamento con la principessa. Alla fine del libro scopriamo, dalle note
dell’autore, che questa storia è realmente accaduta, ed è stato bellissimo
sapere che anche oggi queste cose possono succedere. Anche oggi, in questo
nostro mondo senza tempo per i sogni e il romanticismo, è possibile rimanere
sorpresi da qualcosa o da qualcuno: Nicolas Barreau con questo libro lo ha
fatto.
"Con te fino alla fine del mondo", di Nicolas Barreau.
Articolo pubblicato nel numero n. 2012/19 nel periodico di informazione "L'indicatore mirandolese".
Ciao Greta!e' la prima volta che scrivo un post in un blog, ma ogni promessa e' debito e sai a cosa mi riferisco!;)Commento questo romanzo mentre sono ancora intenta nella sua lettura. Ma non potevo aspettare! In realtà non mi ha entusiasmato fin da subito e tuttora trovo che ci siano diverse incongruenze che qui non svelero' per non togliere il piacere agli altri lettori. Tuttavia, penso che questa mia mancanza di entusiasmo derivi soprattutto dal fatto di aver appena terminato di leggere "La luce sugli oceani" di Stedman che ti consiglio vivamente. Il divario tra i due romanzi e' enorme e a causa del primo faccio fatica ad apprezzare quello in questione. Ciononostante, il romanzo di Barreau ha il pregio di insegnarci ed informarci di angoli nascosti di Parigi (che nemmeno io conoscevo) o di renderci curiosi relativamente ad opere letterarie o artistiche (mi
RispondiEliminaal quadro di Boucher). Toglimi pero' una curiosità:anche tu avevi già capito chi fosse la misteriosa donna alla pagina 93?
Ciao Elisabetta! Che piacere leggere il tuo commento!
EliminaSinceramente no, non lo avevo capito, anche perchè appena mi facevo una mia idea questa diventava inverosimile andando avanti con la lettura. Ti dico, come ho scritto la fine mi è sembrata quasi frettolosa.. ma non so, con questo romanzo ricordo di aver davvero aver avuto la sensazione di respirare un pò di aria di Parigi.. Ero entrata completamente nel mondo dei personaggi.
E comunque io l'ho letto dopo "Cinquanta sfumature", sarà anche per questo.. :-)