giovedì 27 settembre 2018

THE AFFAIR

Ho iniziato a guardare “The Affair” dopo aver letto un post di Chiara Gamberale in cui consigliava la visione di questa serie Tv che finalmente sarebbe arrivata in Italia.
Devo dire che mi è piaciuta da subito, mi ha appassionata e incuriosita. In più la presenza di Joshua Jackson ha fatto ritornare a galla il mio amore per lui che, da quando interpretava Pacey Witter in Dawson’s Creek, custodisco.
Dopo la terza serie, molto cupa e macabra, che mi aveva fatto un po’ perdere l’entusiasmo avevo quasi deciso di non guardare la quarta ma sono contenta di aver cambiato idea.
Approfittando della mia tosse, che non mi permette di muovermi senza farmi rischiare l’infarto, mi sono guardata le dieci puntate della quarta stagione in due giorni e posso dire che penso sia la meglio riuscita delle quattro. I dialoghi sono molto ben scritti, profondi e mai banali. L’interpretazione di tutti i protagonisti è uno dei punti di forza di “The Affair” , se guardato in lingua originale ancora meglio.
La storia è raccontata dal punto di vista di tutti e quattro i protagonisti per cui la stessa vicenda viene arricchita di particolari che uno di loro ricorda e l’altro no, o viene cambiata un po’ ma il filo conduttore è lineare e si riesce benissimo a stare al passo con la storia.
Tutto inizia quando la famiglia Solloway, Noah, Helen e i loro quattro figli, si recano in vacanza a Montauck. Qui Noah conosce Alison che, insieme al marito Cole, sta vivendo un momento molto difficile della sua vita avendo da poco perso il figlio Gabriel, tragico evento che caratterizzerà e influenzerà la vita dei personaggi durante tutte le stagioni.
Alison e Noah finiscono per diventare amanti per poi addirittura mettersi insieme e abbandonare, quindi, i rispettivi coniugi per rifarsi una vita insieme.
Anche Cole e Helen continuano la loro vita e tutti cercano di reinventarsi e andare avanti, ma le cose non sembrano migliorare. Il rimorso, il tradimento, la passione, i sensi di colpa sono tutti sentimenti che sembrano portare all’esasperazione tutti e quattro i personaggi principali, che per quanto ci provino, avranno sempre difficoltà a rialzarsi completamente.
Non ha paura di scavare in profondità “The Affair”, non ha paura di far risaltare i comportamenti sbagliati, i lati negativi, i difetti dei protagonisti. A volte sono scorretti, a volte egoisti, a volte cattivi. Ma tutto ciò li rende assolutamente umani e questo mi è sempre piaciuto molto. In più tutti e quattro gli attori sono strepitosi anche se i due che mi hanno colpito di più sono Joshua Jackson, che interpreta Cole, e Maura Tierney, che invece interpreta Helen.
Nella quarta stagione sono rimasta folgorata da diversi colpi di scena, uno davvero inaspettato, e dai dialoghi sempre più lunghi, intimi e personali. I personaggi si mettono davvero a nudo, ormai non hanno più voglia di sotterfugi e bugie, vogliono vivere la loro vita senza nascondersi e quindi danno sfogo alla loro anima: colori e ombre.
Non si sa ancora se Cole Lockart sarà presente come personaggio nella quinta e ultima stagione, che verrà girata e trasmessa nel 2019, e per come sono andate le cose capirei la sua mancanza, ma posso dire che la serie perderebbe un considerevole punto di forza, un vero diamante. Perciò staremo a vedere.
Se non lo avete ancora visto, provate a dare un’occhiata. Se all’inizio tutto il sesso (perché ce n’è parecchio) che fanno sembra quasi irritante, a volte anche inutile, vi dico che vale la pena guardarlo per arrivare alla quarta stagione: fa tutto parte dello sviluppo dei personaggi. Fidatevi!



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