Ho
iniziato a guardare “The Affair” dopo aver letto un post di Chiara Gamberale in
cui consigliava la visione di questa serie Tv che finalmente sarebbe arrivata
in Italia.
Devo
dire che mi è piaciuta da subito, mi ha appassionata e incuriosita. In più la presenza
di Joshua Jackson ha fatto ritornare a galla il mio amore per lui che, da
quando interpretava Pacey Witter in Dawson’s Creek, custodisco.
Dopo
la terza serie, molto cupa e macabra, che mi aveva fatto un po’ perdere
l’entusiasmo avevo quasi deciso di non guardare la quarta ma sono
contenta di aver cambiato idea.
Approfittando
della mia tosse, che non mi permette di muovermi senza farmi rischiare l’infarto, mi sono guardata le dieci puntate della quarta stagione in due giorni e posso
dire che penso sia la meglio riuscita delle quattro. I dialoghi sono molto ben
scritti, profondi e mai banali. L’interpretazione di tutti i protagonisti è uno
dei punti di forza di “The Affair” , se guardato in lingua originale ancora
meglio.
La
storia è raccontata dal punto di vista di tutti e quattro i protagonisti per
cui la stessa vicenda viene arricchita di particolari che uno di loro ricorda e
l’altro no, o viene cambiata un po’ ma il filo conduttore è lineare e si riesce
benissimo a stare al passo con la storia.
Tutto
inizia quando la famiglia Solloway, Noah, Helen e i loro quattro figli, si
recano in vacanza a Montauck. Qui Noah conosce Alison che, insieme al marito
Cole, sta vivendo un momento molto difficile della sua vita avendo da poco
perso il figlio Gabriel, tragico evento che caratterizzerà e influenzerà la
vita dei personaggi durante tutte le stagioni.
Alison
e Noah finiscono per diventare amanti per poi addirittura mettersi insieme e
abbandonare, quindi, i rispettivi coniugi per rifarsi una vita insieme.
Anche Cole e Helen continuano la loro vita e tutti cercano di reinventarsi e andare
avanti, ma le cose non sembrano migliorare. Il rimorso, il tradimento, la
passione, i sensi di colpa sono tutti sentimenti che sembrano portare
all’esasperazione tutti e quattro i personaggi principali, che per quanto ci
provino, avranno sempre difficoltà a rialzarsi completamente.
Non
ha paura di scavare in profondità “The Affair”, non ha paura di far risaltare i
comportamenti sbagliati, i lati negativi, i difetti dei protagonisti. A volte
sono scorretti, a volte egoisti, a volte cattivi. Ma tutto ciò li rende
assolutamente umani e questo mi è sempre piaciuto molto. In più tutti e quattro gli attori sono strepitosi anche se i due che mi hanno colpito di più sono Joshua Jackson,
che interpreta Cole, e Maura Tierney, che invece interpreta Helen.
Nella
quarta stagione sono rimasta folgorata da diversi colpi di scena, uno davvero
inaspettato, e dai dialoghi sempre più lunghi, intimi e personali. I personaggi
si mettono davvero a nudo, ormai non hanno più voglia di sotterfugi e bugie,
vogliono vivere la loro vita senza nascondersi e quindi danno sfogo alla loro
anima: colori e ombre.
Non
si sa ancora se Cole Lockart sarà presente come personaggio nella quinta e
ultima stagione, che verrà girata e trasmessa nel 2019, e per come sono andate
le cose capirei la sua mancanza, ma posso dire che la serie perderebbe un
considerevole punto di forza, un vero diamante. Perciò staremo a vedere.
Se
non lo avete ancora visto, provate a dare un’occhiata. Se all’inizio tutto il
sesso (perché ce n’è parecchio) che fanno sembra quasi irritante, a volte anche
inutile, vi dico che vale la pena guardarlo per arrivare alla quarta stagione:
fa tutto parte dello sviluppo dei personaggi. Fidatevi!
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