martedì 29 settembre 2015

WHIPLASH

Ho appena finito di vedere un buon film, una prova di autentico buon cinema.
Di quelli che se anche hai sonno, e sai che se non andrai a letto entro mezz'ora domani non sarai poi così carina, ti fanno stare sveglia e anzi, ti fanno battere il tempo, ti fanno portare le mani davanti alla bocca o commentare a voce alta anche se in casa sei sola.
Ma qui in casa stasera bastavano le note della batteria che nel film Miles Teller suonava per noi.
J.K. Simmons è stato assolutamente fantastico nella sua parte, e ora capisco l'Oscar come miglior attore non protagonista.
La storia parla di Andrew, un giovane studente alla facoltosa scuola di musica Shaffer, che un giorno viene scelto dall'esigente professor Terence Fletcher per entrare nella sua orchestra.
Andrew sogna di diventare un grande musicista e si concentra solo ed esclusivamente sulla musica. Non se la prende se non piace agli altri suoi coetanei, non usa parole dolci con le ragazze che possono solo ostacolarlo nel suo intento di diventare una leggenda, lui segue la sua strada sulla quale trova, però, sempre più difficoltà.
E se alla fine tutto sembra ormai aver preso una certa direzione, ecco che come in una vera canzone jazz, inizia l'improvvisazione.
E il pubblico ammutolisce, rimane in silenzio cercando di non disturbare e cercando di respirare piano per sentire in ogni dettaglio la musica che prende il sopravvento.
E quando capisci che il film è finito ringrazi quella tua amica che ti ha regalato una raccolta di famosi brani jazz perché sai già che domani, ascoltare quel cd, sarà la prima cosa che farai.
Ora non lo fai solo perché i vicini potrebbero avere qualcosa da dire (mentre scrivo sono le 23:45).
I miei complimenti quindi a Simmons, a Miles Teller (anche se ha ancora tanta strada da fare e ha un viso che continua a farmi un po' paura ricordandomi un giovane Freddy Krueger) e al regista Damien Chazelle.
Assolutamente da vedere per chi ama la musica e il jazz, ma anche se non siete appassionati se per una sera volete farvi trasportare da quei ritmi e da quella atmosfera unica che contraddistingue questo genere.




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